EPILOGO: UN 2016 COI CONTROCAXXI
Eh no ragazzi, stavolta non prendetevela con me perché giuro che non è colpa mia!
Io mi ci ero messa con tutti i crismi a programmare post a cadenza settimanale e a pubblicare cazzate varie sui social: se non ho mantenuto i propositi manco stavolta è stato solo ed esclusivamente per cause esterne. Anzi, UNA causa esterna: ho trovato lavoro a 40 minuti da casa, il che costituisce una notizia bella e brutta insieme.
Bella perché è proprio il tipo lavoro che speravo di iniziare (EVVIVA!) e c’ho anche avuto il culo di scovarlo abbastanza in fretta.
Brutta perché parto da casa alle 8 e rientro alle 20: no time at all for anything but work work work (il mio inglese è di libera ispirazione, non me ne vogliate). In sostanza, da quando ho iniziato a lavorare niente più batteria, niente più palestra, niente più blog, niente più vita (o quasi).
Ma EHI! Mi sono rilassata 2 mesi: se ora c’è da darci sotto non sarò mica io a tirarmi indietro, no?
Indi per cui, eccovi spiegato perchè la rubrica di Natale si è fermata a 2 episodi invece di raccoglierne 4 come previsto. Però dai, immagino che non mi odierete troppo per questo: alla fine se la leggevate significa che il Natale fa un pò schifo anche a voi, dunque potrebbe essere stata una fortuna che io non abbia avuto il tempo di parlarne quanto programmato.
Bene, dopo questo preambolo passiamo a noi: altra corsa, altro post.
Oggi voglio scrivere il MISTER OVVIO dei post, quello che mi sono sempre ma proprio sempresempresempre rifiutata di scrivere, però quando ce vò ce vò: e st’anno ce vò senza dubbio.