2016 gioia

EPILOGO: UN 2016 COI CONTROCAXXI

Eh no ragazzi, stavolta non prendetevela con me perché giuro che non è colpa mia!

Io mi ci ero messa con tutti i crismi a programmare post a cadenza settimanale e a pubblicare cazzate varie sui social: se non ho mantenuto i propositi manco stavolta è stato solo ed esclusivamente per cause esterne. Anzi, UNA causa esterna: ho trovato lavoro a 40 minuti da casa, il che costituisce una notizia bella e brutta insieme.
Bella perché è proprio il tipo lavoro che speravo di iniziare (EVVIVA!) e c’ho anche avuto il culo di scovarlo abbastanza in fretta.
Brutta perché parto da casa alle 8 e rientro alle 20: no time at all for anything but work work work (il mio inglese è di libera ispirazione, non me ne vogliate). In sostanza, da quando ho iniziato a lavorare niente più batteria, niente più palestra, niente più blog, niente più vita (o quasi).
Ma EHI! Mi sono rilassata 2 mesi: se ora c’è da darci sotto non sarò mica io a tirarmi indietro, no?

Indi per cui, eccovi spiegato perchè la rubrica di Natale si è fermata a 2 episodi invece di raccoglierne 4 come previsto. Però dai, immagino che non mi odierete troppo per questo: alla fine se la leggevate significa che il Natale fa un pò schifo anche a voi, dunque potrebbe essere stata una fortuna che io non abbia avuto il tempo di parlarne quanto programmato.

Bene, dopo questo preambolo passiamo a noi: altra corsa, altro post.
Oggi voglio scrivere il MISTER OVVIO dei post, quello che mi sono sempre ma proprio sempresempresempre rifiutata di scrivere, però quando ce vò ce vò: e st’anno ce vò senza dubbio.

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Addobbi natalizi

ADDOBBI NATALIZI: 8 DICEMBRE E ANSIA DA PRESTAZIONE

“Allora, ti porto giù l’albero?”
“…Buongiorno anche a te, babbo”

Questo è stato il mio risveglio oggi, ma scommetto non solo il mio.

8 dicembre, Immacolata Concezione: nazionalmente riconosciuto come uno dei giorni festivi più odiati sia da chi schifa il Natale, sia da chi è pigro. Tanto più da chi è pigro. Pensate che effetto può avere su di me che concentro in un unico essere entrambe le componenti!
Sì, perché non ci basta lo sbattimento dei regali, non ci accontentiamo della feroce competizione in famiglia per il titolo di “Miglior menu e miglior tavola di Natale”, per noi non è sufficiente il loop degli auguri&ricambio-degli-auguri che già riecheggia per strade e centri commerciali. No no: ci dobbiamo anche sollazzare con l’incombenza degli addobbi natalizi, che oggi conquistano ufficialmente ogni centimetro quadrato di terra e di cielo.

Come avrete capito, questa seconda puntata della rubrica natalizia di Memy the Blogger tratta di ADDOBBI NATALIZI. Dei MALEDETTI addobbi natalizi. Continua a leggere “ADDOBBI NATALIZI: 8 DICEMBRE E ANSIA DA PRESTAZIONE”

grinch regali natale

NATALE 2016: I CINQUE REGALI DI NATALE DA NON FARE E CHE NON VORRESTI RICEVERE

Ci siamo: dicembre è arrivato. Vai col countdown verso Natale 2016 e Capodanno 2017.

Gioia, gaudio e tripudio! Lucine flashanti, caminetti accesi, cucine in fermento, forni iperattivi, strade intasate, negozi asfissianti, commercianti nevrotici e acquirenti nel panico da regali di Natale last minute. Che bello il Natale, eh?

Se siete di quelle che aspettano il Natale per tutto l’anno, mi spiace deludervi ma vi siete imbattute in una blogger decisamente anti-Natale; anzi, non solo anti-Natale ma anti-festività in genere, quelle religiose più che mai.

Ricordo nitidamente il giorno di dicembre in cui, alla veneranda età di dieci anni, chiesi a mia madre: “Mamma, ma Babbo Natale esiste?”. Lei ebbe alcuni secondi di titubanza, e poi diede l’unica risposta possibile per una madre amorevole: “Certo, ma ne esiste solo uno, al Polo Nord, tutti quelli che vediamo in giro non sono i veri Babbo Natale”.
Una risposta di compromesso, insomma, con cui cercava di preservare la mia innocenza e la mia immaginazione senza trattarmi da scema, anche se al tempo dovette pensare che tanto sveglia non fossi, per una bimba di dieci anni.
Ecco: forse è stato quello il momento in cui ho iniziato a disinteressarmi al Natale, fino ad approdare al baratro del rifiuto con la maggiore età.

Quindi vi informo che qui non troverete consigli su come apparecchiare la tavola a Natale, o le migliori ricette per farcire il panettone, o ancora la lista dei 10 outfit più natalizi dell’anno, però una rubrica di Natale voglio regalarvela anche io: non per celebrarlo, ma per esorcizzarlo. Continua a leggere “NATALE 2016: I CINQUE REGALI DI NATALE DA NON FARE E CHE NON VORRESTI RICEVERE”

porto mare estate

ESTATE/AUTUNNO 2016: RECAP DI UNA BLOGGER VAGANTE

OOOOOOOH rieccoci qua! Come state tutti? Rigenerati o devastati dalle vacanze estive?

Eh si, perché è da luglio che non ci sentiamo…
Sono stata una blogger incostante in questi mesi, lo so: nell’ultimo post avevo promesso di farmi viva presto e così non è stato, mea culpa. Quindi, visto che non è carino sparire e riapparire così, come niente fosse, vi racconto un pò cosa, in questi mesi, mi ha assorbita mente… e anche corpo, ammettiamolo.

EEEEEH capirai! Chissà che avrai fatto! Solite robe da estate: aperitivi in spiaggia, viaggi in luoghi esotici, gang bang qua e là per il mondo, vida loca all summer long”.

NO.

Vivo a due passi dal mare, è vero, ma al mare ci sarò stata… boh, dieci volte in tutto. Aperitivi… beh si, qualcuno, anche qualche party in spiaggia, ma niente di esagerato. E quanto a viaggi non sono stata a più di due ore d’auto da casa. Solite robe da estate, sì, ma un’estate da trentenne sfigata, per dircela tutta.

Quello che mi ha richiesto tempo ed energie è stato iniziare a riequilibrare me stessa.
Paroloni? No: ora vi spiego.

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russia mosca san basilio piazza rossa

GOVORIT MOSKVA: IL MIO VIAGGIO NELLA GRANDE MADRE RUSSIA /1

Dopo alcuni post introspettivi e di vita vissuta, oggi inauguro la categoria VIAGGI: i viaggi che ho fatto, che sto facendo e che programmerò di fare.

Voglio iniziare subito subito col botto e sfoderare il mio asso nella manica, quello che fa sempre colpo su tutti alla prima conversazione: il mio viaggio nella Grande Madre Russia.

Ho intrapreso questo viaggio in una delle fasi più belle della mia vita, quella universitaria. Un periodo magico che mi ha portata lontana da casa a 19 anni, a imparare a fare il caffè con la moka e il sugo al pomodoro, ad adattarmi alla convivenza con estranei (a volte preoccupanti), a conoscere gente la cui serata tipo consiste nel riunirsi in cucina per azzannarsi su questioni come “cause ed effetti della Guerra dei 30 Anni”.
Quel periodo in cui mi è capitato di sentirmi infinitamente sola, ma anche incredibilmente fiera di me.
Nel corso degli studi tre mesetti li ho passati a Mosca, sperando di apprendere quel russo che mi faceva sgobbare sui libri da anni con scarsi risultati. Dovevo assolutamente partire: immergermi in quella società, sentirne gli odori, vederne le piccolezze a cui nessuno bada, sentirmi ebete davanti a chi mi avrebbe parlato senza che io capissi nulla, almeno finchè non fossi stata in grado di rispondere in modo un pochino sensato. E così feci: dopo una prima, fugace vacanza studio, tanto per tastare il terreno nemico, decisi che questi tre mesi a Mosca sarebbero stati il mio personalissimo Erasmus.

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tinder

EZIOLOGIA DI TINDER: WELCOME TO DATING APP WORLD

Ebbene si: anche per me, newly single, è arrivato il momento di intripparmi col fantastico mondo della dating app.

La colpa è tutta dello scorso weekend ottobrino e delle mie amiche che si sono barricate in casa, lasciandomi annoiata e sola con la pioggia battente e il giramento di ovaie per la ceretta total body fatta ormai dieci giorni fa inutilmente, dato il meteo. Mi sono detta: “Ora mi registro su ADOTTAUNRAGAZZO.IT”. E poco dopo: “Quasi quasi mi scarico TINDER”. Per chiudere con: “Ma pure ONCE, va”. E fu subito TUNNEL.
Venerdì ci ho fatto le 2 di notte su Tinder e domenica sono andata a dormire a un orario decente solo perché, essendo giorno festivo, avevo avuto un intero pomeriggio per sfogare liberamente i miei impulsi da dating hunter.
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posh

NO POSHY, NO PARTY: serata flop

Allora ragazzi, che raccontate del vostro 2 giugno? Vi siete goduti il ponte?

La mia risposta è NO, a entrambe le domande: NO alla seconda perchè non ho fatto ponte, e NO alla prima perchè il 2 giugno sarà stata anche una bella giornata, ma posso annoverare la sera precedente tra i flop più memorabili dei miei 30 anni.

Per celebrare degnamente mi sono messa in supertiro in occasione di una festa in nave che aveva tutta l’aria di essere un evento straesclusivo: festa riservata con biglietti esauriti già da 15 giorni, menu di pesce per chi avesse voluto cenare a bordo, richiesto abbigliamento formale.
Direi che le premesse per farsi un film c’erano tutte: location da sogno, situazione very chic, no 20enni in preda a crisi di cannabis, io che già mi immaginavo a  sorseggiare spumante sul ponte della nave, al chiaro di luna, circondata da giovani aitanti con lo sguardo misterioso e le spalle prestanti… era la mia occasione per sentirmi un pò Rose, e farmi trascinare nel vortice della passione da un Jack che magari non ritraesse prostitute e alcolizzate per campare. Continua a leggere “NO POSHY, NO PARTY: serata flop”

Vita da single: lo strano caso del tipo Boh e del tipo Vissuto

Ciao bimbi, come state tutti? È un pò che non scrivo, ma vi ho pensati!

Per farmi perdonare e conquistare un pò della vostra indulgenza, riapro le danze parlandovi di un blog che ho scoperto giusto qualche giorno fa, e che sto leggendo voracemente: Memorie di una Vagina. È un blog straseguito, quindi è probabile che non vi sveli niente di nuovo facendo questo nome, ma mi chiedo quanti dei suoi follower sui social leggano davvero i post di Vagina. Beh, io lo sto facendo, e più ne leggo più ne voglio leggere, per i seguenti motivi: Continua a leggere “Vita da single: lo strano caso del tipo Boh e del tipo Vissuto”

30 anni e non sentirli

È da quando ho compiuto 18 anni che mi immagino tutta preoccupata la giornata di domani: il mio 30esimo compleanno. Come se domani scadesse il mio tempo, stile passata di pomodoro: oggi sugo e polpa, domani pappetta acida.

Lo temevo per lo stesso stupido motivo per cui lo temono tutti, ovviamente: perché i 30 fanno sentire “vecchi”. Continua a leggere “30 anni e non sentirli”